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Mixate in giuste dosi un appassionato di musica con buone orecchie ed un autodidatta di elettronica dotato di grande capacità manuale ed . . . eccomi qua! Da molti anni mi dedico al settore audio domestico e professionale ed ai registratori a bobine in particolare che è sempre stato il mio hobby principale fin da ragazzino.
La mia filosofia è improntata alla ricerca con grande cura, ma allo stesso tempo con praticità e concretezza, della massima realtà e musicalità nella registrazione e risproduzione del suono.

In questi anni ho avuto la fiducia di tanti clienti privati, artisti professionisti ed enti istituzionali. Sotto alcune referenze.


COSA FACCIO
Riparazione, restauro, messa a punto, upgrade, customizzazioni di registratori a bobine, cassette ed apparati elettronici vintage. Vedi pagina restauri & upgrades .
Recupero e transfer nel dominio digitale di nastri e master analogici audio in diversi formati anche con unità di riduzioone rumore Dolby A, B, C, SR, DBX, Tecom C4. (Garantisco massima privacy e tutela dei diritti d'autore)
Registrazioni live in puro dominio analogico. Il set up: due buone orecchie, bravi musicisti, ambiente acusticamente valido, microfoni Schoeps, premicro Lake People modificato, registratori Studer o Telefunken o Nagra o Stellavox. Non serve nulla di più.
Seminari educational quale membro dell' AES (Audio Engineerig Society) sui criteri di ascolto per una maggiore consapevolezza della qualità del suono in registrazione ed ascolto.
Lacche per vinili da master tape in collaborazione con Roberto Barbolini di cutterheadrepair il migliore incisore Italiano di lacche per vinili ed uno dei migliori che possiate trovare in giro in assoluto.


REFERENZE

 
    
      
    
      
   

PERCHÉ REGISTRATORI A BOBINE? 

Semplicemente perché, ancora oggi, niente suona altrettanto bene.
Capacità dinamica, ampio "headroom", bassa distorsione (e quando presente sempre con intervento progressivo e in armoniche pari) danno al suono una naturalezza e musicalità inarrivabili. La riscoperta dei registratori a bobine e la loro sempre maggiore diffusione in ambito professionale in questi ultimi anni "digitali" la dice lunga.
avete mai visto una di queste macchine dal vivo? Sono affascinanti, solide, esteticamente bellissime e sono una testimonianza storica perché hanno inciso tutta la musica prodotta e ogni principale evento umano accaduto nell'intero '900!

PERCHÉ REVOX E TELEFUNKEN
Ultimamente ho deciso, per questioni di spazio e di tempo, di focalizzarmi sui registratori a bobine Revox ed i master recorder Telefunken e Studer.
I registratori Revox sono le macchine più diffuse al mondo, quindi ancora abbastanza reperibili sul mercato dell'usato e con buona disponibilità dei pezzi di ricambio sia nuovi che usati. Inoltre hanno una caratteristica che le contraddistingue dalla maggioranza delle altre marche concorrenti, che pure hanno fatto prodotti di eccellenza: non hanno parti in movimento in gomma. Tutti i motori sono a trazione diretta, controllati elettronicamente, senza rinvii meccanici cinghie o pulegge e senza parti che necessitino di lubrificazione. Sono macchine straordinarie costruite a "prova di proiettile" per durare nel tempo, semplici ma sofisticate allo stesso tempo e con una musicalità sconosciuta alla maggior parte dei concorrenti.
Il
Telefunken M15 o M15A è uno dei mostri (pesa 55 kg senza involucro e carrello . . .) sacri della registrazione. E' il discendente del "Magnetophone" che è stato il primo registratore a bobine della storia (vedi pagina storia) ed era usato negli studi di mezza Europa al pari del suo diretto concorrente lo STUDER A80. E' una macchina superba elettronicamente e meccanicamente (anche qui niente gomma tranne la cinghia del capstan che si trova ancora facilmente), ed ha un livello costruttivo tale che negli ultimi anni la sua produzione era divenuta antieconomica per la stessa Telefunken nonostante a fine anni '70 avesse lo stratosferico prezzo di vendita di circa 20.000 DM (marchi tedeschi).
Nonostante i suoi 40 anni di vita, esteticamente definirlo "Hi-Tech" è quasi riduttivo e "commovente" mi sembra la definizione più appropriata per descrivere la cura con la quale è costruito.


Uno dei miei M15A in fase di pulizia e check up.

M15A nella rara versione nera  e  il blocco testine intercambiabile.


IL LABORATORIO
Per riparare, allineare e restaurare i registratori a bobine occorre qualcosa di più di un cacciavite. Il mio laboratorio è dotato di strumenti professionali molti dei quali analogici. Perché analogici ? Perché oggi sono reperibili strumenti professionali di altissima qualità a prezzi umani, sono facilmente tarabili e riparabili in caso di problemi non avendo circuiti integrati custom ma componenti discreti standard, e  . . . sono analogici :-) !

   
          Uno scorcio del banco lavoro con parte della strumentazione                "Pazienti in lista di attesa" alcuni B77, uno Studer A810 e un Telefunken M15A

Attualmente la dotazione comprende:
- AUDIO PRECISION AP1 analizzatore audio collegato alla stampante grafica Epson
-
n.2 LEADER LMV186A millivoltmetri ac a doppio canale;
- PHILIPS PM3233 oscilloscopio 10Mhz a due tracce a doppio cannone;
- MEGURO MK668F Wow & Flutter meter frequenzimetro di precisione per bassa frequenza;
- KROHN-HITE 4400 generatore sinusoidale BF a distorsione ultra bassa;
- PHILIPS 5132 generatore di funzioni;
- KROHN-HITE 6801 distorsimetro automatico ad alta risoluzione;
- Strumentazione varia:
DILLON 22LB dinamometro digitale, MITEKmultimetro digitale, capacimetro, tester per condensatori auto costruito, stazione saldante Monacor a temperatura controllata, stazione dissaldante digitale modificata per maggiore potenza e stabilità, ecc.
                 

  LA CONTROL ROOM
Per controllare il risultato finale degli interventi eseguiti sulle macchine, le registrazioni dal vivo "full analog" ed i mastering analogici occorre un impianto monitor il più lineare possibile che nulla aggiunga, tolga o modifichi al programma musicale o alla macchina in ascolto.
Il che parrebbe semplice da ottenere ma in realtà oggi non lo è.
Il suono digitale ha costretto infatti moltissime aziende a produrre elettroniche e casse che in qualche modo "mascherano" il suono digitale per renderlo un po più piacevole e non permettono così un corretto monitoraggio dei suoni quando si lavora nel solo dominio analogico.

Dopo molti ascolti comparativi tra i migliori monitor professionali ed alcuni modelli HiEnd usati spesso come monitor nel settore pro, la mia scelta è caduta sui Musikelectronic Geithain RL901 che ho "scoperto" dopo una lunga ricerca ed un viaggio in Germania.
Sconosciuti in Italia (attualmente mi risulta siano installati solo presso la RTV Vaticana, la Rai, il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e nella control room del sottoscritto) sono molto diffusi nei più importanti studi broadcast, recording e mastering d'Europa.
Questi monitor hanno una linearità e neutralità disarmanti e soddisfano le mie esigenze di un monitoraggio "pulito". In più hanno un sistema di funzionamento in gamma bassa unico al mondo: sono infatti gli unici speaker ad emissione cardiode dai 250 Hz in giù il che facilita il posizionamento in ambiente e la riproduzione di una gamma bassa profonda (lineare sino a 30Hz), precisa e priva di colorazioni. Ciò ha permesso di trattare acusticamnte la mia control room solo per le prime riflessioni evitando l'installazione di qualsiasi tipo di ingombranti ed antiestetici bass traps.


La mia control room vista dalla posizione di ascolto con i MEG RL901 e un po di . . . casino ;-) dietro

L'altra necessità era di interfacciare tra loro diverse sorgenti, riduttori di rumore e registratori con ingressi sia bilanciati che sbilanciati. Occorreva per questo un "pre/router" analogico anch'esso il più lineare e neutro possibile.
In questo caso il mercato offre poche alternative e la mia scelta è caduta sull' MTX3 della Tedesca Funk Tonstudiotechnik. Per farla breve questa piccola azienda di Berlino fornisce i maggiori studi, produttori, università, centri di ricerca d'Europa (i primi nomi che mi vengono in mente sono Philips, Sony, Telarc ma la lista è lunghissima) e molte riviste di HiFi usano la versione domestica di questo pre, il LAP2, come pre di riferimento nei loro laboratori.
Nelle foto sotto qualche altra immagine della control room e degli apparecchi usati.


Rack con analizzatore spettro Outline, dat pro Sony e casette Revox a lato rack con l'MTX3, convertitori AD/DA
Benchmark e varie unità riduzione rumore


I miei due Telefuken M15A e lo Studer A810 versione studio pro                    Dettaglio di una ME RL901       


               

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